[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

Soli Deo Gloria: Pierluigi da Palestrina e Joseph Haydn

in onda domenica 23 maggio alle ore 14,30

Soli Deo Gloria: Pierluigi da Palestrina e Joseph HaydnQuando Marcello II fu consacrato Papa, volle che fosse devoluto ai poveri il danaro stanziato dalla Curia per i riti previsti dal protocollo. Grandi era le aspettative tra coloro che auspicavano con l'elezione di un papa che godeva di un'alta reputazione per la sua integrità morale e per le sue grandi doti spirituali, un recupero di moralità nella corte pontificia dopo le tristi esperienze dei suoi predecessori.

Papa Marcello II morì dopo nemmeno un mese di pontificato, ma il suo nome rimase indissolubilmente legato a quella che probabilmente è la più celebre fra le opere italiane di musica sacra, la Missa Papae Marcelli di Giovanni Pierluigi da Palestrina (Palestrina, 1525 - Roma, 2 febbraio 1594).

Lodovico Cresolli Armonici, nel suo "Mistagogus" ci racconta: "Durante le funzioni del Venerdì Santo, il pontefice rimase colpito dal contrasto fra la celebrazione di un doloroso mistero, ben espresso nelle parole del testo liturgico, e il carattere del servizio musicale, eseguito dalla cantorìa: erano polifonie del consueto stile fiammingo, complesse e ampollose, in cui non solo le parole ma anche il significato della ricorrenza sacra venivano sommersi, quasi annullati. Marcello II volle allora spiegare personalmente ai cantori come ben diversamente dovesse intendersi il compito della musica da chiesa, ausilio al sentire e all'intendere la parola divina".

Seguendo la lezione del pontefice, alla cui memoria dedicò la sua più celebre composizione, Palestrina sviluppò la propria arte contrappuntistica in direzione dell'intelligibilità delle parole e di una polifonia ordinata in maniera da evitare l'enunciazione simultanea di testi diversi.

La leggenda vuole che Palestrina abbia letteralmente salvato la musica polifonica. Il Concilio di Trento l'avrebbe infatti bandita dalle chiese, se Palestrina, componendo la Missa Papae Marcelli, non avesse trovato il giusto equilibrio fra parola e musica. In realtà recenti studi hanno dimostrato che quando la Messa vide la luce ancora il Concilio non aveva discusso della possibile estromissione della musica polifonica dalle funzioni religiose. Ciò non toglie che la Missa Papae Marcelli resti il modello insuperato di musica sacra della Controriforma.

Il secondo ascolto del programma è dedicato all'oratorio per soli, coro e orchestra di Joseph Haydn (Rohrau, 31 marzo 1732 - Vienna, 31 maggio 1809), "Le Sette Ultime Parole del nostro Redentore in Croce". Commissionata nel 1785 dal Capitolo della Cattedrale di Cadice per un contesto liturgico durante le cerimonie del Venerdì Santo, l'opera prevedeva nella sua versione iniziale che il parroco pronunciasse ciascuna parola del Cristo seguita da un accompagnamento strumentale. Haydn aggiunse una introduzione e un finale, il celebre 'Terremoto'.

Haydn commenterà più tardi quell'evento: "Era tradizione eseguire, nella cattedrale di Cadice, durante il periodo quaresimale, un oratorio... Dopo un preludio appropriato, il vescovo saliva all'ambone e pronunciava una delle sette parole, commentandola. Al termine del sermone scendeva dalla sede e raggiungeva l'altare, prostrandosi dinanzi al crocifisso. La musica veniva suonata successivamente - in queste pause - e così via per tutte le sette parole. La mia composizione si innesta conformemente in questa pratica".

Tale fu il successo dell'opera che nel 1787 Haydn curò una versione per quartetto d'archi, nella quale ogni numero è preceduto dalle parole di Cristo nella versione latina.

Nel 1792 il canonico Joseph Friebert realizzò una versione cantata su testi in tedesco che scrisse lui stesso. Ascoltato questo adattamento, quattro anni più tardi Haydn, con l'aiuto del Barone van Swieten, si convinse a riprendere la partitura dell'opera e compose il grande oratorio per soli, coro ed orchestra, a tutt'oggi uno dei massimi capolavori del genere.

Forum

[an error occurred while processing this directive]