Nel proporre tre ampie pagine di
Sergej Rachmaninov per due pianoforti o per pianoforte a 4 mani, in un compact prodotto dall'etichetta francese Zig Zag Territoires,
Jos van Immerseel e
Claire Chevalier hanno scelto di utilizzare strumenti d'epoca, due Erard, rispettivamente del 1897 e del 1905.
Le due suite per due pianoforti contenute nel cd risalgono rispettivamente al 1893 e al 1901 mentre i Six Morceaux per pianoforte a quattro mani sono del 1894.
Le tinte delicate di questi strumenti prendono il sopravvento sullo sfavillio virtuosistico che di solito riveste questi brani: in questo modo appare ancor più seducente il carattere intimo di brani come la
Barcarole che apre la prima suite.
E, pur se mitigata dalle sonorità dei due Erard - che tuttavia erano gli strumenti in uso all'epoca - non viene intaccata affatto tuttavia la luminosità delle pagine più brillanti, come - per esempio - la
Tarantella che conclude la seconda suite.
Un certo interesse lo destano anche i
Six Morceaux che sono presentati a conclusione dell'odierno programma: ancora poco conosciuti, si segnalano per la freschezza ritmica dello
Scherzo e per l'uso, nel Finale (lo
"Slava"), dello stesso tema reso popolare dal Quartetto op. 59 n. 2 di Beethoven e, successivamente, dal Boris Godunov di Musorgskij.