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Califone live a King Kong

Lunedì 24 novembre 2014

King Kong, lo spazio musicale di Radio1 condotto da Silvia Boschero (in onda dalle 14.40) ospita lunedì 24 novembre i Califone, una delle band più importanti nell’ambito della rivisitazione e rielaborazione della canzone folk americana, al fianco di musicisti come Wilco, Low, Hlowe Gelb e Bill Callahan. Riascolta la puntata.

I Califone nascono a Chicago nel 1997 per mano di Tim Rutili.  Mutuano il proprio nome da quello di una ditta di giradischi portatili molto solidi ed efficienti, assai diffusi nelle scuole e raccolgono l'eredità dei seminali Red Red Meat, formazione in cui militava lo stesso Rutili insieme a Ben Massarella, Tim Hurley e Brian Deck, con all'attivo una manciata di dischi di folk-rock bislacco e contaminato da scorie industriali usciti sulla storica Sub Pop.
Sin dal primo ep i Califone si sono imposti all'attenzione della critica per una capacità unica di immergersi nella tradizione americana e di rivitalizzarla con innesti creativi di elettronica analogica in bassa fedeltà, impennate elettriche, ruggiti psych-blues e divagazioni free/freak. Il tutto tenuto insieme da un songrwriting raffinatissimo, dalle inattese e irresistibili aperture melodiche e reso al meglio dalla vocalità calda, intima e a tratti dolente di Rutili.
L'ultimo album, "Stitches", è uscito per la prestigiosa Dead Oceans, e si pone ai vertici della discografia dei Califone, riconfermandoli tra i migliori avant-post-folk-rockers in circolazione. E' un lavoro concepito lontano da Chicago, Rutili ha iniziato a registrarlo con Griffin Rodriguez a Los Angeles (dove vive ormai da qualche anno), e poi con Michael Krassner a Phoenix e Craig Ross ad Austin.
Le diverse ambientazioni hanno senz'altro influenzato il sound: come dice Rutili, "panorami aridi, spiagge e centri commerciali sono tutti diventati parte della musica del disco". Ne è venuto fuori un lavoro dall'anima multiforme, in cui ogni brano è stato trattato "come un pianeta a sé stante... coinvolgere persone differenti e registrare in luoghi differenti ha contribuito a conferire una certa tensione all’insieme”. Ecco dunque che timbri intimi, drum machines comprate ad una svendita locale, corde di chitarra consumate, voci fumose, coesistono e contribuiscono a sostenere un’inclinazione fortemente cinematica. L’ascoltatore si trova per incanto in scenari da vecchio testamento, tra sangue e viscere, in ambientazioni desertiche in stile spaghetti Western, e con polvere ed ombre che danzano in prospettiva di un tramonto... Come se Ennio Morricone incontrasse lo Jodorowsky di ‘El Topo’...

Nelle imminenti date italiane i Califone gireranno in quartetto: accanto al fondatore Tim Rutili (voce, chitarra, tastiera) ci sono Joe Westerlund (Megafaun) alla batteria e Wally Boudway e Ross Andrews (di Wooden Indian) a chitarra, basso e synth.


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