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di Angelo Guglielmi, Stefano Balassone
Editore: Bompiani


A cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta Rai Tre apparve effettivamente come un esperimento rispetto gli standard della televisione di stato (standard che sono al centro del recente libro di Aldo Grasso “L’Italia alla Tv”, dove è sintetizzato mezzo secolo di critica televisiva). Prima di diventare dirigente televisivo Guglielmi era stato tra i fondatori del Gruppo 63 insieme ad Umberto Eco ed Edoardo Sanguineti, ed aveva avuto per lungo tempo una collaborazione con “L’espresso” occupandosi di critica letteraria (attività che continua a svolgere per “La Stampa” e per “L’Unità”). Fu certo questo retroterra culturale, per tacere della sua attività di scrittore e saggista, a fare di Guglielmi un outsider del servizio pubblico e ad imprimere tra il 1987 e il 1994 una svolta decisiva alla storia del terzo canale, grazie allo sviluppo di una linea editoriale molto originale. Il libro – uscito una prima volta quindici anni fa e scritto a quattro mani con Stefano Balassone, che affiancò Guglielmi in quella esperienza – racconta in modo brillante quell’autentica avventura professionale, e riappare ora con una nuova introduzione del Direttore ed una postfazione di Enrico Ghezzi; che di quella stagione, attraverso un originale approccio da cinefilo, fu uno dei protagonisti più interessanti.


A cura di Vittorio Castelnuovo