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Ospedale Forlì

Sotto i piedi di chi cammina in una città italiana, ci sono spesso preziosi reperti archeologici. E naturalmente, c’è una fitta rete di tubature. Le più profonde sono le reti fognarie, di solito a circa otto metri. Poi ci sono le condotte dell’acqua potabile, dei cavi elettrici, dei telefoni e, ultimi arrivati, i cavi per le telecomunicazioni che rendono possibile l’uso veloce di internet.

Un vero groviglio di infrastrutture essenziali per il nostro stile di vita … Quando qualcosa si rompe, o quando bisogna modificare il sistema di tubature, la soluzione tradizionale è fare uno scavo: i disagi e le ripercussioni sul traffico possono essere davvero notevoli. Ma i problemi possono sorgere anche in aree più aperte, ad esempio se si vuole far passare una tubatura sotto un corso d’acqua.

In tutto il mondo si stanno diffondendo le tecnologie dette “senza scavo”, anche se sarebbe più corretto chiamarle “a scavi minimi”: una serie di soluzioni che permettono di ridurre il lavoro che potremmo definire “di scasso”. Ma come è possibile posizionare un nuovo tubo o riparare una falla senza scavare?

Il principio è semplice: se si vuole posare una condotta, ci si può limitare ad aprire un pozzetto di entrata e uno di uscita, ed eseguire poi la perforazione con l’ausilio di strumenti guidati dall’esterno. Occorre però avere a disposizione le giuste tecnologie…

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