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Orchestre d'Europa: Royal Concertgebouw di Amsterdam (seconda puntata)

in onda domenica 29 maggio alle ore 16,00

Orchestre d'Europa: Royal Concertgebouw di Amsterdam  (seconda puntata) "L'orchestra cominciava ad essere sempre meno interessata ai programmi che Haitink stava sviluppando" ha ricordato Hein van Royen, che al momento della nomina di Riccardo Chailly alla carica di primo direttore della Royal Concertgebouw Orchestra era general manager. "In generale abbiamo sentito la necessità, in questo momento, di un'iniezione di entusiasmo. Tutta la cultura nordica ha sempre avvertito la necessità di collegarsi allo spirito di Dioniso. Riccardo è, per talento naturale, portatore di quel seme mediterraneo di cui Nietzsche e la grande tradizione archeologica, ad esempio, hanno sempre dichiarato di aver bisogno" .

Primo direttore stabile non olandese della KCO, ovvero la Koninklijk Concertgebouworkest, Riccardo Chailly ha debuttato con l'orchestra olandese nel 1985 e dal 1988 al 2004 ha occupato il posto che prima di lui era stato di Bernard Haitink. Con lui l'orchestra che nel dicembre 2008 è stata nominata dalla rivista Gramophone Magazine 'prima orchestra sinfonica del mondo', ha ampliato il repertorio dell'Orchestra con "incursioni" operistiche e contemporanee.

La felice collaborazione, che si è conclusa con la nomina a direttore emerito del direttore d'orchestra milanese, ha visto la realizzazione di numerose registrazioni, tra le quali il ciclo completo delle sinfonie di Mahler, molte sinfonie di Bruckner, brevi opere di Shostakovich, Kammermusiken di Paul Hindemith, e diverse opere orchestrali di Edgard Varèse.

"La ragione per cui alcune mie interpretazioni del repertorio tardo-romantico sono accolte con una certa ansia, anche se in misura sempre minore col passare degli anni, è dovuta al fatto che 'suonano' diverse" aveva confessato Chailly in un'intervista rilasciata in quel periodo. "Quanto lontano andremo nel cambiamento dell'immagine del passato, si chiedeva il pubblico. E la mia risposta è: io sono almeno una generazione più giovane di Haitink. Mi sarei preoccupato se il mio Strauss o il mio Mahler avessero avuto lo stesso suono. Questo sì, sarebbe stato drammatico" .

Riccardo Chailly è sul podio in tutte le tre registrazioni del secondo appuntamento dedicato all'orchestra olandese all'interno della rubrica Orchestre d'Europa, a cominciare dalle Variazioni sinfoniche per pianoforte e orchestra di César Franck. La struttura formale ciclica della composizione, il cui tema introduttivo ricorda molto quello del secondo movimento del Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra di Beethoven, adotta un linguaggio cromatico molto denso, di derivazione chiaramente wagneriana.

Ascolteremo poi la Sinfonia n. 1 in do minore op. 68 di Johannes Brahms. Celebre per la sua lunga e travagliata gestazione, conclusasi nel 1876 e durata per circa quattordici anni, la sinfonia è stata accolta da amici e ammiratori del compositore tedesco come la prosecuzione dell'opera di Beethoven. Al celebre direttore Hans von Bülow si deve addirittura la definizione di 'decima sinfonia di Beethoven', per le numerose affinità tematiche tra la sinfonia e molte opere del compositore di Bonn. Bisogna invece ricordare che ogni accostamento di questo genere infastidivano giustamente Brahms, consapevole della profonda originalità della propria composizione.

Chiuderà il programma Khamma, leggenda danzata di Claude Debussy. Composta tra il 1911 e il 1912, l'opera è stata orchestrata in parte dall'autore e in parte da Charles Koechlin e André Caplet.


Royal Concertgebouw Orchestra

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