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Ritratto d'autore: Felix Mendelssohn Bartholdy

Felix Mendelssohn BartholdyMolte delle musiche di scena di  (1809 - 1847) sono oggi completamente dimenticate. Basti pensare a quelle per Antigone, per Edipo a Colono di Sofocle e per Athalie di Racine. Invece le Musiche di scena op. 61 per Ein Sommernachtstraum (Sogno di una notte di mezza estate) di William Shakespeare occupano un posto stabile nel repertorio sinfonico.

I 12 pezzi composti nel 1843 si aggiunsero all'Ouverture che già nel 1827, quando Mendelssohn non aveva che diciassette anni, testimoniava il grande interesse del compositore tedesco per il mondo teatrale di Shakespeare. D'altronde è evidente la natura del tutto musicale della composizione che travalica qualsiasi legame con l'opera teatrale a cui doveva servire da sfondo.

L'Ouverture op. 21, concepita come ouverture da concerto e dunque slegata dalla rappresentazione dell'opera teatrale, comincia con delle suggestive armonie realizzate dagli strumenti a fiato. Dopo cinque battute l'atmosfera eterea e raccolta è interrotta dall'irrompere del turbinio in pianissimo dello staccato dei violini.

Basta l'ascolto di questo celebre incipit per comprendere in quale misura Mendelssohn riuscì a trasporre in musica l'ambientazione notturna dell'opera shakespeariana. Ma, nonostante l'atmosfera romantica, l'ouverture utilizza molti elementi compositivi classici, come la struttura in forma-sonata, la scansione ritmica per frasi regolari e regolari modulazioni armoniche.

Felix Mendelssohn BartholdyNel 1841 Federico Guglielmo II chiamò a Berlino il compositore tedesco per alcuni ambiziosi progetti di allestimenti di tragedie greche e drammi shakesperiani con musiche di scena scritte appositamente per essi. Mendelssohn riutilizzò l'ouverture del 1826 e vi aggiunse brani dalle sonorità lievi e limpide, inedite per l'epoca, in una dimensione magica e da sogno.

La composizione, che utilizza molti motivi dell'ouverture, ha una grande unità stilistica. Particolare originalità d'invenzione hanno alcune parti, come lo Scherzo, l'Intermezzo, il Notturno e la Marcia nuziale.

Concluderà il programma dedicato a Felix Mendelssohn Bartholdy il Concerto per violino, pianoforte e orchestra d'archi in re minore, composizione giovanile del 1823. Tra il 1821 ed il 1823 il giovane talento aveva inoltre composto anche dodici Sinfonie per archi (l'undicesima anche con strumenti a percussione) e altri due concerti, uno per violino ed archi e un altro per due pianoforti. E' stato davanti a questa evidente prova di genio che il padre di Felix rinunciò, per fortuna!, a fare di suo figlio un uomo d'affari.
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