Fiasca Fiorita

Maestro della Fiasca di Forlì

Fiasca Fiorita

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Davide Dotti

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Descrizione dell'opera

Maestro della Fiasca di Forlì, Fiasca fiorita (1615 - 1620), olio su tavola, cm. 68,5 x 51,2. Forlì, Pinacoteca civica.

La nuova sala delle opere di Museo Nazionale si apre con un soggetto caro alla pittura di tutti i tempi: la natura morta e si tratta di una delle più seducenti immagini di questo tipo realizzata in Italia. L'autore è ancora ignoto, ma la sua identificazione è oggetto di ampio dibattito da parte della critica specializzata. Cronologicamente non molto distante dalla Canestra di frutta di Caravaggio, l'originale composizione se ne distingue formalmente soprattutto per quel fondo scuro che fa risaltare la vividezza cromatica del bouquet floreale e la rugosa superficie del rivestimento della fiasca. Rivela, comunque, come il pittore lombardo abbia fatto scuola, in questo campo, tra una cerchia di artisti entrati in contatto con i suoi lavori e attivi forse proprio a Roma, all'inizio del '600.                    

 

 

Bibliografia


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F. Porzio, F. Zeri, La natura morta in Italia, Milano 1989;

- D. Benati, L. Peruzzi, La natura morta in Emilia e in Romagna, Milano 2000;

- D. Benati, F. Mazzocca, A. Morandotti (a cura di), Fiori. Natura e simbolo dal Seicento a Van Gogh, catalogo della mostra, Cinisello Balsamo 2010.