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L'alba del pianeta delle scimmie

Le scimmie sono tornate...

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    • Regia: Rupert Wyatt
    • Cast: James Franco, Freida Pinto, John Lithgow, Andy Serkis, Brian Cox, Tom Felton, David Hewlett, Tyler Labine, Sonja Bennett, Chelah Horsdal, David Oyelowo, Leah Gibson, Jamie Harris, Richard Ridings, Karin Konoval, Christopher Gordon, Jesse Reid, Mattie Hawkinson
    • Genere: Fantascienza
    • Anno: 2011
    • Data di uscita: 23 settembre 2011
    • Distribuzione: 20th Century fox

    Sinossi

    L’alba del pianeta delle scimmie unisce fantascienza a un salto negli effetti visivi con il risultato di un’esperienza filmica emotiva e piena d’azione. L’arroganza dell’uomo provoca una catena di eventi che è la causa dell’intelligenza delle scimmie e di un cambiamento nel nostro ruolo di specie dominante il pianeta.

    Cesare, la prima scimmia intelligente, viene tradita dagli uomini e si ribella per condurre la propria spettacolare razza alla libertà e alla resa dei conti con l’Uomo. La WETA, società  vincitrice dell’Oscar per gli effetti speciali con Avatar, ha creato, con Cesare, una scimmia CGI che regala una drammatica performance di emozioni e intelligenza senza precedenti.

     

    Genesi del film

    L’alba del pianeta delle scimmie è il primo film live-action nella storia del cinema con un protagonista, dal cui punto di vista è narrata la storia, che è un animale, un essere senziente con qualità simili a quelle umane, in grado di ideare strategie, organizzarle e, alla fine, guidare una rivoluzione, con il quale gli spettatori proveranno un vero legame emotivo. La realizzazione del film è stata impossibile finché la tecnologia inventata per “Avatar”, e ora progredita a una nuova dimensione, non è stata in grado di catturare l’idea alla base del film.

    Il lavoro è stato integrato dallo straordinario impegno profuso da Andy Serkis, il maggiore attore a livello mondiale nel campo del performance capture, che arricchisce di sfumature il personaggio di Caesar, conferendogli un’anima raziocinante e un cuore.

    Un altro traguardo innovativo è stato la realizzazione delle riprese degli effetti visivi e del performance capture alla luce del sole, in ambientazioni reali, al di fuori di un teatro di posa controllato. Ciò ha permesso di amalgamare il lavoro di performance capture con le interpretazioni dal vivo, eliminando la barriera tra effetti visivi e live action.

    Oltre a presentare scimmie foto-realistiche ed emotivamente coinvolgenti, l’ambientazione del film è immediatamente riconoscibile agli spettatori. L’alba del pianeta delle scimmie è una storia sulle origini, nel senso più vero del termine. Ambientata al giorno d’oggi a San Francisco e basata sulla realtà, con un mix di scienza e fantascienza, la vicenda prende il via dagli esperimenti d'ingegneria genetica che fanno sviluppare nelle scimmie l’intelligenza e degenera infine in una guerra per la supremazia.

    “È una visione contemporanea della mitologia del Pianeta delle Scimmie”, dichiara il produttore Dylan Clark. “È un grande film su un evento, ma ha un saldo fondamento nella qualità della narrazione, nelle emozioni che suscita e nella profondità dei personaggi. Sostanzialmente, è una storia incentrata sui personaggi”.

    Il nucleo emotivo del film è ciò che ha attratto principalmente gli attori, incluso John Lithgow. “È piuttosto insolito un grande film di fantascienza così ben radicato nelle emozioni umane e nel conflitto”, afferma l’attore candidato all’Oscar. “Sono rimasto sorpreso dall’autenticità emotiva della sceneggiatura. Il film cattura le aspettative del pubblico e le sconvolge completamente”.

    Analogamente al suo predecessore, l’originale “Il pianeta delle scimmie” (Planet of the Apes), il film utilizza il genere di fantascienza per esplorare mondi e idee più ampi. “L’alba del pianeta delle scimmie parla della nostra civiltà che raggiunge un punto di non ritorno”, dichiara il regista Rupert Wyatt. “Gli eventi si svolgono attraverso gli occhi di Caesar, uno scimpanzé superintelligente che, da giovane, vede gli umani come esseri capaci di cose grandiose, come l’arte e la ragione. Poi, inizia a vedere il lato oscuro dell’umanità: l’oppressione, la bigotteria e l’ostracismo nei confronti di chi e cosa non comprendiamo”.

    Un altro tema chiave è l’arroganza dell’umanità – la presunzione di pensare che possiamo modificare, spingere fino al limite, ingannare o aggirare le leggi della natura senza subirne le conseguenze. “Ne ‘Il pianeta delle scimmie’ originale è la superbia dell’uomo a portare il personaggio del Col. Taylor (interpretato da Charlton Heston) sula spiaggia, di fronte alla Statua della Libertà e alla realtà sconvolgente del destino dell’umanità”, sottolinea l’autore-produttore Rick Jaffa. “Non è stato un capriccio della sorte o una mutazione a far andare il mondo sottosopra”. Allo stesso modo, anche L’alba del pianeta delle scimmie vede l’uomo opporsi alla natura – e a se stesso – sfociando in un viaggio che condurrà uomini e scimmie a un nuovo, scioccante ordine mondiale.

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