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Le app anti spreco

Ne parliamo nella puntata di stasera, giovedì 9 luglio, con Fede e Tinto. Restate con noi!

Dal frigo al cassonetto: le app per non sprecare il cibo

In attesa del frigorifero intelligente che ci ricorda la data di scadenza dei prodotti, o del modello trasparente per vedere gli alimenti dimenticati, ecco a voi le app che permettono di condividere i cibi. L’importante è non sprecarli!

-Ratatouille: 4 ragazzi veneti hanno creato un’app con un frigo virtuale dove mettere l’elenco degli alimenti a disposizione per amici e vicini. Nasce soprattutto per condomini e comunità, ma è utile anche per mense e ristoranti.

-Breading: I negozianti possono segnalare in tempo reale le rimanenze alle associazioni del terzo settore grazie alla geolocalizzazione.

-Equoevento: 5 ragazzi romani si dedicano a eventi come matrimoni, feste, congressi e fiere per recuperare il cibo non consumato. Concordato l’orario di ritiro, i ragazzi trasportano gli avanzi verso enti, mense, case-famiglia e senzatetto. In circa un anno più di 4000 porzioni di cibo hanno evitato la spazzatura.

-Bringthefood: nasce all’inizio del 2014, è un’iniziativa della Fondazione BrunoKessler di Trento in collaborazione con il Banco Alimentare. La app per Android fino a oggi ha permesso di aiutare 16.800 persone, con donazioni per oltre 248 mila kg di cibo. Mense, ristoranti ed esercizi commerciali sono i donatori a vantaggio degli enti beneficiari, sotto la supervisione del Banco Alimentare che verifica le condizioni igienico-sanitarie e/o logistiche.

-Last minute sotto casa: si occupa delle offerte di quartiere. Al portale possono iscriversi negozianti e clienti. L’obiettivo è offrire un luogo dove i negozi della zona possano smerciare le rimanenze di fine giornata o i cibi vicino alla scadenza. Il progetto nasce a Torino, ha raccolto circa trecento negozianti con diecimila utenti e si sta espandendo anche in altre città.

–Scambiacibo: nasce a Bologna ed è una piattaforma dedicata ai cosiddetti “alimenti ad alto rischio spreco”. È una dispensa collettiva dove privati, aziende, associazioni possono scambiare alimenti.
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