Fuori orario

Dal 5 all' 11 novembre 2017

In onda dal 5 all' 11 novembre 2017

Domenica  5 novembre  2017                                 RAI3                 dalle  01.25 alle 06.00   (275')  

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

 

 

presenta

 

 

L’ECLISSE E L’ASSEDIO

ovvero

LO STRANO CASO DELL’ETERNO RITORNO

(6)

 

con i film

 

CORPO A CORPO                              

(Cuerpo a cuerpo, Spagna, 1977-78, col., , 90’07”,  v.o. sottotitoli spagnoli)

Regia, montaggio, produzione : PaulinoViota

Sceneggiatura: Javier Vega, PaulinoViota

Con: Alicia Sánchez, Santiago Ramos, Alfredo Mayo  Guadalupe G. Güemes, Victor Petit

Una prima parte di Cuerpo a cuerpo si svolge a Santander, in estate. Durante un  funerale alcuni amici si ritrovano e si separano. Eugenio trascorre la giornata con Pilar, una cugina più giovane, e con Ana, una ragazza indipendente che rifiuta una relazione troppo stretta col suo compagno, Miguel, che abita a Madrid. Nella seconda parte, a Madrid in inverno, ritroviamo Eugenio che è fuggito dalla provincia, non diversamente da Mercedes, la vedova;  ritroviamo anche Ana e Pilar, tornata a vivere con il suo ex compagno Jorge. Tra tutti questi personaggi si intessono e si disfano relazioni ed  avventure: si amano, si mentono, si separano, ognuno interpreta la sua parte in un “corpo a corpo” che è anche deriva esistenziale e  passaggio del tempo (Il film riprende frammenti del precedente  Fin de un invierno dove già compariva il personaggio di Mercedes).   Frutto anche della visione dei film Renoir e del lavoro della Escuela de Arte Dramatica  diretta da Antonio Malonda, il film nasce dal lavoro con gli attori, chiamati a “scrivere” la loro parte attraverso un lavoro di improvvisazione.    “In Cuerpo a cuerpo ddecisi di fare un esperiemtno: lavorare come si fa talvolta in teatro, a partire da improvvisazioni con gli attori, ma in questo caso senza un copione prestabilito, in modo che fosse l’improvvisazione a creare i personaggi, la sceneggiatura e tutto il film. Le improvvisazioni venivano registrate in cassette audio, alla fine trascrivemmo tutto il materiale, 500 pagine, e lo trasformai in una scenggiatura di 50 pagine, montando le parti che mi sembrava si combinassero meglio”. (Paulino Viota)  

 

 

NESSUNO DISSE NIENTE

(Nadie dijo nada, Cile, 1971,  col., 126’32”, v.o. sottotitoli italiani) 

Regia: Raúl Ruiz
Con: Carlos Solanos, Jaime Vadell, Luis Vilches, Luis Alarcón, Nelson Villagra
Un gruppo di giovani scrittori vende l’anima al diavolo. “È un film sul senso di isolamento e su una certa megalomania che si sviluppò in Cile durante il governo Frei. La versione della Rai è stata fatta tagliando tutto ciò che fa allusione a un contesto politico e a personaggi reali. […] La storia non era la cosa più importante: la cosa più importante erano i discorsi che si facevano attorno alla storia, che è uno dei temi del cinema moderno” (Raúl Ruiz). Realizzato per la RAI (la serie “L’America Latina vista dai suoi registi”) e mandato in onda negli anni ’70 in una versione ridotta, in bianco e nero e doppiata. Dopo una ricerca sui materiali originali, Fuori Orario ha ripristinato la versione originale montata dal regista, della durata di 126’32”, a colori, con il sonoro originale.

 

 

 

 

 

Venerdì  10 Novembre 2017                                 RAI3                 dalle  01.50 alle 06.00   (250') 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

 

LACERTI DI UN ALTRO MONDO

STORIE DI STRAORDINARIA FOLLIA DI MARCO FERRERI

 

 

A cura di Fulvio Baglivi

 

 

UNA STORIA MODERNA. L'APE REGINA  vietato ai minori di 14 anni

(Italia 1963 bianco/nero) durata  87'38

Regia: Marco Ferreri;

con Ugo Tognazzi, Marina Vlady, Polidor, Riccardo Fellini, Achille Majeroni

Alfonso, facoltoso commerciante "sciupafemmine" decide finalmente di prendere moglie; si  fa consigliare da un amico frate per conoscere, frequentare ed infine sposare una giovane, bella, seria, illibata…Regina. Il grottesco mostruoso è dietro l'angolo: appena impalmata la giovane e bella moglie costringe continuamente  Alfonso ad assolvere i suoi "doveri coniugali" pur di avere un figlio, fino a svuotarlo di ogni energia; tanto da abbandonarlo al suo destino e portarlo alla morte quando finalmente il figlio arriva…

Favola grottesca e nerissima del regista Ferreri nel suo primo film italiano dopo la parentesi spagnola; la censura non gli perdona il suo sguardo feroce nei confronti dei maggiori pilastri della società, la Chiesa e la Famiglia, per altro già di loro sottoposti a tensioni e mutazioni.

 

 

 

 

 

 

MARCIA NUZIALE

(Italia, Francia 1963 bianco/nero) durata  87'38

Regia: Marco Ferreri;

con Ugo Tognazzi, Shirley Anne Field, Alexandra Stewart

 

Film composto da quattro episodi (Prime nozze, Il dovere coniugale, Igiene coniugale, La famiglia felice) che hanno per tema la crisi dell'istituzione matrimoniale nella società contemporanea e il rapporto uomo/donna.

 

 

 

 

 

Sabato   11   Novembre 2017                                 RAI3                 dalle  02.10 alle 06.00   (230') 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

 

 

LACERTI DI UN ALTRO MONDO

STORIE DI STRAORDINARIA FOLLIA DI MARCO FERRERI

(2)

 

A cura di Fulvio Baglivi

 

 

 

DILLINGER È MORTO                  

(Italia, 1968, col., 91)

Regia: Marco Ferreri

Con: Michel Piccoli, Anita Pallenberg, Annie Girardot

Un ingegnere torna a casa, proietta vecchi filmini, perde tempo, si fa da mangiare, trova una pistola, la dipinge di rosso a pallini bianchi, fa giochi erotici con la cameriera, mima il suicidio, spara alla moglie dormiente, si imbarca su uno yacht in una  fuga impossibile verso Tahiti

 

 

PERCHÉ PAGARE PER ESSERE FELICI

(Italia, 1971. 46’)

Regia: Marco Ferreri

Girato fra Toronto, Montréal, Winnipeg, e soprattutto al "Festival pop di Powder Ridge" fra il 1969 e il 1970, Ferreri cerca di fotografare i mutamenti della società americana degli anni settanta con i successivi riflessi sul movimento hippie in Italia. La domanda che si pose il regista è cosa spingesse decine di giovani hippy, provenienti da tutta l'America del Nord, a stare insieme in quelle occasioni. Sul onda del clima di contestazione e rivolta del Sessantotto (in Europa, ma anticipato di qualche anno negli USA), le novità culturali e di costume nei giovani si propagarono anche in Italia, dove l'onda di cambiamento ebbe un apice nel raduno al Parco Lambro di Milano alla fine del luglio 1976, in coincidenza con la messa in onda di questo film su RAI 2 in BN il 30 luglio. Nel documentario Ferreri inserisce anche materiale di repertorio di Woodstock (1969)

 

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