Solisti

Detlef Roth

baritono

Nato a Freudenstadt, in Germania, ha studiato canto con Georg Jelden presso la Musikhochschule di Stoccarda; durante il periodo della formazione ha ottenuto numerosi riconoscimenti in competizioni nazionali e internazionali, tra cui il Belvedere Competition di Vienna. Viene regolarmente invitato da enti illustri quali: Teatro alla Scala di Milano, Royal Opera House di Londra, Opera Bastille di Parigi, Grand Théâtre di Ginevra, Opera di Francoforte e Festival di Salisburgo.

Nel 2007 ha debuttato al Teatro alla Scala nelle vesti di Heerrufer (Lohengrin) e l’anno seguente ha interpretato Pentheus (Die Bassariden) ad Amsterdam; nel 2008 ha invece debuttato al Teatro Comunale di Bologna, interpretando il ruolo principale nel Vampiro di Marschner, e al Festival di Bayreuth, nel ruolo di Amfortas (Parsifal) sotto la direzione di Daniele Gatti, esecuzione poi replicata l’anno successivo. Il suo repertorio comprende opere quali Hans Heiling di Marschner, The Bassarids di Henze e Die Königskinder di Humperdinck, nonché numerosi ruoli fra cui: Minister (Leonore), Donner (L’oro del Reno), Yeletski (La Dama di Picche), Papageno (Il Flauto Magico), Conte (Nozze di Figaro).

In ambito concertistico ha cantato con le principali orchestre europee e il suo vasto repertorio comprende opere di Mendelssohn (Elijah, Paulus, Die Walpurgisnacht), Mahler, Orff (Carmina Burana), il Deutsches Requiem di Brahms, le Passioni di Bach. Tra i direttori con cui ha collaborato si annoverano: Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Valery Gergiev, David Zinman, Marek Janowski, Myung-Whun Chung, Christian Thielemann, Kent Nagano, Roger Norrington, Giuseppe Sinopoli, Lorin Maazel, Pinchas Steinberg, Wolfgang Sawallisch, Simon Rattle e Jeffrey Tate.

Le sue incisioni includono: Ottava Sinfonia di Mahler con la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino e la direzione di Kent Nagano per Harmonia Mundi; Nona Sinfonia di Beethoven con la Tonhalle Orchester di Zurigo diretta da David Zinman per Arte Nova; un cd con Lieder poco noti di Schubert con il pianista Ulrich Eisenlohr per Naxos.

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