D’amore, di morte, di Lou Reed e di Lolabelle (l'adorato rat terrier scomparso nel 2011).
Questa sera a King Kong,
Laurie Anderson ci parlerà di
“Heart of dog”, il film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia che arriva nelle sale italiane per soli due giorni, il 13 e il 14 settembre.
Un diario intimo sui sentimenti , la memoria, il distacco, l’America, gli affetti, l’arte e gli artisti che hanno reso straordinaria la sua vita.
“E’ essenziale vedere le cose con il cuore aperto”, ha detto la Anderson , da sempre alle prese con l’arte “totale”, anche se il punto di vista è una telecamera che guarda dal basso, indossata da un cagnolino.
Ispirata dal libro tibetano dei morti, Laurie Anderson si riconosce oggi nella definizione di
antropologa-buddista-artista, figure che condividono un unico stesso ruolo: la consapevolezza che guida il loro agire, fatta di spirito, energia e coscienza.
I brani che formano la colonna sonora del film sono tratti dalle sue opere più celebri come
Homeland (2010),
Bright Red (1994),
Life on a string (2001) ma comprendono anche musiche inedite, come quelle tratte dal prossimo lavoro con i Kronos Quartet intitolato
Landfall. “Turning time around” - il brano di chiusura – è stato scritto ed interpretato dal grandissimo Lou Reed, suo compagno di una vita.