Da rockstar dell’epoca d’oro di Seattle a cantautore intimo e ispirato: questa sera King Kong intervista
Chris Cornell, il leader “grunge”dei Soundgarden e degli Audioslave.
Con il nuovo disco,
“Higher Truth“, la verità più alta secondo Cornell è questa:
“il rock ha bisogno di essere semplice e diretto”.
Un’attività solista iniziata già molti anni fa con il cd
“Euphoria Morning” e che prosegue con il tour acustico che ha toccato anche l’Italia lo scorso aprile.
Affascinato dai dischi di Johnny Cash e, in particolare, dalla sua versione di “Rusty Cage”, un brano dei Soundgarden, Chris Cornell, con la sua voce, la chitarra, l’armonica e i pedali, ha ritrovato la sua dimensione più congeniale:
“Ho iniziato a desiderare di fare qualcosa che fosse totalmente mio al cento per cento e che non fosse influenzato dalle aspettative di altri.
La connessione con il pubblico funziona perché sono solo io con i miei sentimenti del momento.
Se guardi un bambino giocare, ti accorgi che non ha nessuna preoccupazione sul domani o su cosa accadrà tra dieci minuti, si concentra su una cosa. Per me è una cosa simile, è un modo per non lasciarsi scappare tutte le cose affascinanti che accadono ogni istante ”.