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Andy Warhol

Recensione - I Classici di Millepagine

Andy Warhol pop art arte contemporanea stati uniti

Di Autori Vari


Due dei tre volumi che compongono la trilogia di Andy Warhol a ridosso degli anni Ottanta - “The Philosophy Of Andy Warhol” del 1975; “Popism” del 1980, ancora mancante in Italia; e “America” del 1985 - vengono riproposti, dopo che le precedenti edizioni sono da tempo fuori catalogo, rispettivamente da Donzelli, che ha pubblicato “America”; e da Abscondita, che ha stampato invece “La filosofia di Andy Warhol”. Sempre Abscondita ha dato alle stampe “Superstar”, una bella raccolta di scatti dell’artista, corredata da un saggio dello studioso Wayne Koestenbaum. A questi titoli infine va aggiunto il recente “Andy Warhol” di Arthur C. Danto, uno dei più autorevoli filosofi americani, stampato da Einaudi.

I libri compongono una testimonianza dell’artista nei confronti del suo paese, rimarcando come ogni esperienza contemporanea si ripercuota in una dimensione mediatica. Da questo approccio deriva una sovrapposizione totale tra la società e la cultura popolare, e da questa combinazione emerge a sua volta una visione dell’America come necessaria ossessione per alimentare il tempo presente. Un tempo collocato a metà strada tra il senso del moderno e quello del contemporaneo; dove il primo appare già trapassato, utile piuttosto per la dinamica del revival, e il secondo del tutto sfuggente, pure nella sua apparente e ammiccante disponibilità.

Di questo passo si sviluppa il personale frammento di un paese immaginario, che ognuno crede possa esistere pur non essendo capace di vederlo. Forse per questo motivo è stato detto da Roland D. Laing che esiste una regione dell’anima chiamata America. Si apre per questa via una speranza di redenzione, consegnata però non alla fede ma all’arte. Permettendo di rivalutare il lato meno considerato della sua produzione, questa occasione di lettura consente di apprezzare una parte del corpus degli scritti di Warhol; e di riconoscere, una volta ancora, l’attrazione esercitata dall’America del Mito. Il cui mistero, dopo l’indagine artistica portata avanti attraverso tutte le opzioni possibili - dai Rolling Stones a Wenders, da Baudrillard agli U2 - forse si è attenuato, ma non certamente la sua capacità di stupirci.

A cura di Vittorio Castelnuovo

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