Fuori orario

Dal 4 al 10 febbraio 2018

In onda dal 4 al 10 febbraio 2018

Domenica 4 febbraio   2018                                 RAI3                 dalle  02.10 alle 06.00   (230’')   

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

 

 

con i film

 

SOLDATO DI CARTA                          

(Bumaznij soldat, Russia, 2008, col., v.o. sott.it.)

Regia: Aleksej German Jr.

Interpreti: Chulpan Khamatova, Merab Ninidze, Anastasja Sheveleva

In Kazakistan, primi anni ’60, un gruppo di cosmonauti dell’eswercito sovietico si addestra per il primo lancio nello spazio. L’ufficiale medico Daniel Pokrovski, che normalmente vive a Mosca e con sua moglie Nina condivide una visione critica della vita militare e dei suoi ideali, si innamora di una giovane donna  kazaka. Quando ritorna a Mosca sente che le relazioni stabilite in Kazakistan, con la missione spaziale oltre che con la ragazza, sono più forti degli inviti di Nina ad abbandonare un progetto che mette a repentaglio la vita di molte persone. Ma Nina decide di seguirlo e  di rimanergli accanto anche quando scopre dell’esistenza di Vera, intanto Daniel si ammala ma porterà a termine la sua partenza per mondi sconosciuti.

 

 

IL SETTIMO COMPAGNO DI VIAGGIO

(Sedmoy Sputnik, URSS, 1967, b/n, dur. 84’23”, v. o. sott. italiano)

Regia: AleksejGerman e GrigorijAronov

Interpreti: Andrej Popov, Aleksandr Ansimov, GeorgiyShtil

A San Pietroburgo, durante la Rivoluzione d'ottobre, il generale Adamo (Andrei Popov) viene ingiustamente fatto prigioniero e sottoposto all'usurpazione di tutti i suoi averi. Un annullamento individuale mirato che causerà conseguenze evidentemente tragiche. L'opera prima di AleksejGerman, coadiuvato da GrigoriAronov, tratta da un romanzo di Boris Lavrenyov, è una mirabile disamina sulla deprecabile spietatezza delle dittature che hanno insanguinato la storia della Russia durante tutto il XX secolo e che si riflette in maniera emblematica sulle vessazioni subite da un alto ufficiale dell'esercito.

 

 

 

Venerdì 9  febbraio   2018                                 RAI3                 dalle 1.45 alle 6.00  (255’) 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

CIRCOSTANZA OLMI

VELOCITÀ DEL TEMPO FERMO

(7)

a cura di Roberto Turigliatto

 

 

con i film

 

VEDETE, SONO UNO DI VOI          prima visione tv

(Italia, 2017, col., 76’20”)

Regia: Ermanno Olmi

La vita Carlo Maria Martini, cardinale e arcivescovo di Milano,  per molti decenni fra le più importanti  figure della Chiesa cattolica, deceduto nel 2012.  Accompagnati dalla sue parole (la voce di Olmi impersona quella del Cardinale) si ripercorre la sua vita e la Storia del Novecento. Olmi  sovrappone a quella di Martini  la propria stessa  biografia di cineasta riprendendo brani del suo proprio cinema, da E venne un uomo a Camnmina cammina, da La circostanza a Centochiodi, da Milano 83 a Terra madre in un continuo contrappunto  che ciclicamente fa riapparire  le immagini del letto vuoto e della  camera spoglia della casa di riposo in cui Martini è morto.  Un film  straordinario sul congedo dalla vita che si conclude con un’ultima benedizione  impartita dalla voce quasi muta di un uomo sospeso al di là della morte.  “Ho scelto di raccontare il Cardinal Martini perché abbiamo bisogno di uomini che riescano a fare ciò che noi dovremmo fare. All’inizio avevo paura di affrontare una figura del genere. Avevo già fatto E venne un uomo, il film su Papa Giovanni XXIII. Venne accolto bene ma senza entusiasmo. Ma poi ho deciso di andare avanti con il progetto. Non mi ha mai stupito il fatto che Martini raccogliesse simpatia e consensi. Lo incontrai una volta a Milano per un’intervista Rai, all’epoca era stato appena nominato arcivescovo a Milano. Mi mise in imbarazzo per come era totalmente bendisposto all’ascolto come se avesse moltissimo da imparare da me. Per lui ascoltare era importante per accrescere la sua conoscenza della realtà, per poi fare il meglio per la realtà stessa (…) Io voglio parlarvi direttamente, e usare la mia voce mi è sembrato l’unico modo per guardarvi negli occhi. Ciò che più mi preme raccontare è la grande lezione di umiltà del Cardinale Martini che era un uomo di scienza ma capì subito che doveva camminare con gli uomini comuni. Che questo era molto più importante di qualsiasi altro libro” (Ermanno Olmi)

IL BISOGNO DEL PERDONO – UN INCONTRO CON IL CARDINALE MARTINI E ERMANNO OLMI 

(Italia, 1983 , col. 25’46”)

Colloquio tra il regista e il Cardinale di Milano Carlo Maria Martini intorno al sacramento della Riconciliazione registrato in studio a Milano e trasmesso il 22 dicembre 1983. Realizzazione di Mara Nicchiarelli Re.

 

DOPO SECOLI. IMMAGINI DEL PELLEGRINAGGIO DI PAOLO VI IN TERRASANTA

(Italia, 1964, bianco e nero, 22’42”)

Regia Ermanno Olmi

Montaggio e rielaborazione  di materiale d’archivio televisivo, cinematografico e fotografico intorno al pellegrinaggio di Paolo VI in Terrasanta nel 1964 realizzato da Olmi quando già aveva in prospettiva la realizzazione di E venne un uomo, il film su Papa Giovanni XIII.  Il viaggio di Paolo VI a Gerusalemme si ricollegava infatti idealmente  (per la riflessione sui cambiamenti della Chiesa e la sua  apertura missionaria ed ecumentica) a quello del predecessore ad Assisi di qualche anno prima, che sarà documentato nel prologo di E venne un uomo.  Il titolo si riferisce all’incontro “dopo secoli e secoli”, tra il papa e il Patriarca di Costantinopoli. Il montaggio alterna brani dalle telecroncahe da Gerusalemme a immagini di attualità : “La TV mi consente di fare cose che il cinema non mi consentirebbe di fare. Ci sono dei discorsi che vann9o detti e che possono essere detti meglio e più efficacemeente attraverso la televisione” (Ermanno Olmi)

 

700 ANNI - IN OCCASIONE DEL VII CENTENARIO ANTONIANO

(Italia, 1963, b/n, 43’39”)

Regia: Ermanno Olmi

Alla sua uscita questo documentario apparve subito come qualcosa di più originale di un   film di

commissione per una ricorrenza religiosa. Mentre la seconda e la terza parte riguardano la vita di

Sant’Antonio e la ricorrenza del settimo centenario del ritrovamento della reliquia della sua lingua, la prima parte è invece “una sorta di premessa metanarrativa in cui lo stesso Olmi racconta i tentativi di approccio,  personale e televisivo, all’evento da filmare: la festa del 13 giugno. E’ qui che l’autore si esprime e si espone di più, sia quando afferma la sua titubanza ad accettare l’incarico, sia quando lascia trapelare un certo scetticismo circa la devozione, non disgiunta da un clima di sagra, in cui si imbatte recandosi con al troupe a Padova…”(Marco Vanelli). Nella seconda parte del film Carlo Campanini legge   le   omelie   del   santo   e   Olmi   accosta   alle   prole   del   santo   con   immagini   delle   vicende contemporanee, secondo un procedimento che riprenderà nella  Genesi, quando al gesto fratricida di Caino  si   accostano   le   riprese   della     prima  Guerra  del  Golfo.  Nella  parte  finale  Olmi  riprende  la processione, e le centinaia di fedeli sotto la pioggia, con i piedi nel fango, autenticamente partecipi e commossi, ricordano quell’umanità contadina che apparirà qualche anno dopo nel grande affresco di L’albero degli zoccoli.

 

IL PROFETA DELLA BASSA  - MATERIALI (DON MAZZOLARI)

Girato nel 1967, annunciato ma mai andato in onda per ragioni mai chiarite, Il profeta della bassa era un programma televisivo realizzato da Olmi su soggetto e sceneggiatura di Corrado Stajano e dedicato alla figura di Don Mazzolari. Non sembra essere stato conservato negli archivi RAI  nella sua versione originale. Fuori Orario presenta come documentazione un servizio andato in onda col titolo  Don Mazzolari (firmato da un quasi omonimo Massimo Olmi), che probabilmente riutilizza  parte del materiale girato da Olmi.  Secondo una testimonianza di Stajano la RAI ritenne inaccettabili alcuni passaggi relativi alla prima guerra mondiale (in cui Don Mazzolari era cappellano militare) e altri riferimenti al periodo fascista.

 

 

 

 

Sabato 10 febbraio   2018                                 RAI3                 dalle  02.10 alle 06.00   (230’')   

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

CIRCOSTANZA OLMI

VELOCITÀ DEL TEMPO FERMO

(8)

 

a cura di Roberto Turigliatto

 

con i film

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

(Italia, 1971, b/n, 46’46”)

Regia: Ermanno Olmi

Sceneggiatura: Corrado Stajano

Consulenza storica: paolo Ungari

Andato in onda il 3 giugno 1971, si tratta della terza parte del programma “Nascita della Repubblica”, realizzato in occasione dell 25 anniversario della Repubbblica (le altre due parti sono state dirette da Sandro Bolchi e da Vittorio De Sica). Il film è incentrato sulle origini della Costituzione e si avvale di materiali d’archivio, soprattutto di vecchi cinegiornali, e di interviste realizzate per l’occasione con esponenti dell’Assemblea Costituente e di interviste realizzate per la strada con persone comuni. Gli autori invitano inoltre alcuni cittadini a discuter della Costituzione nel corso di una manifestazione pubblica in cui viene proposta la registrazione di un discorso del 1955 di Piero Calamandrei. Registrando l’ormai avvenuto distacco ed estraneità che si manifesta nei confronti di un recente passato ormai in via di oblio, Olmi e Stajano  operano un collegamento conflittuale tra presente e passato restituendo il clima dell’Italia degli anni Settanta.   

 

LE RADICI DELLA LIBERTÀ

(Italia, 1972, b/n, 96’)

Regia: Ermanno Olmi

Sceneggiatura: Corrado Stajano

Realizzato in occasione del 27 anniversartio della Liberazione e andato in onda il 25 aprile 1972, prosegue la sperimentazione di Olmi con la televisione e la collaborazione con Corrado Stajano. . La prima parte, utilizzando vecchi cinegiornali e immagini d’archivio parte dal 2 giugno e dalla proclamazione della Repubblica e ricostruisce l’era degasperiano fino alla morte del vecchio leader (questa parte sarà ripreso nel successivo film dedicato da Olmi alal figura di De Gasperi). La seconda parte del programma è dedicata alla Resistenza e mescola il materiale d’archivio con interviste condotte da Stajano con diversi testimoni che ricostruiscono episodi della lotta antifascista.   

 

NASCITA DI UNA FORMAZIONE PARTIGIANA

(Italia, 1973, b/n, 61’06”)

Regia: Ermanno Olmi

Sceneggiatura: Corrado Stajano 

Ottava e ultima puntata del programma “Tragico e glorioso ‘43”, a cura di Mario Francini, ispirato a memorie partigiane di Nardo Dunchi, Nuto Revelli e Dante Livio Bianco, che ripercorrono tutto l’arco della guerra partigiana nel cuneese andato in onda il 20 settembre 1973. “In questo, forse più che in altri programmi di carattere storico dei due autori, si fonde la ricostruzione della fiction con il linguaggio televisivo, il docudramma con l’inchiesta fondata sulle interviste dei testimoni e dei protagonisti”, senza intenti celebrativi e artifici retorici. (Pasquale Iaccio) . Come nei film precedenti si unisce il passato e il presente: “Noi non stiamo facendo un pietoso pellegrinaggio, ma cerchiamo solo storie di uomini e la ragione delle loro scelte politiche e morali di allora, che sono naturalmente anche scelte di oggi” (Olmi e Stajano). I due autori sperimentano con la televisione la possibilità di filmare una storia “viva” grazie  alla presenza degli uomini e dei luoghi di quella storia e all’interazione tra passato e presente.

 

 

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