Novità Rai Eri Roma 1960. Le Olimpiadi della Tv Memorie dal Bianco e Nero Io, questa Compagnia, non la volevo fare
di
Autori VariNon abbiamo fatto in tempo a terminare la lettura di “Sport in Tv” – il bel saggio sulla televisione e lo sport scritto da Massimo De Luca e Pino Frisoli, e a suo tempo segnalato in questo spazio – che vediamo ancora una volta confermata la bella tradizione di pubblicazioni a carattere sportivo, fiore all’occhiello del catalogo Rai Eri, grazie il coinvolgente volume dedicato alle Olimpiadi di Roma del 1960 (
“Roma 1960. Le Olimpiadi della Tv”) e scritto a quattro mani da
Barbara Scaramucci, responsabile delle Teche Rai, insieme a
Claudio Ferretti, tra le voci storiche della nostra radiofonia. Si tratta di un tandem affiatato che già in passato ha prodotto significativi risultati, attraverso la realizzazione di altri testi ugualmente rivolti alla storia della televisione e del costume. Qui i due autori si ripetono, in termini di qualità, facendoci rivivere le emozioni di quella Olimpiade. Essa infatti rappresentò un importante banco di prova non solo per la nostra nascente televisione, che aveva cominciato le proprie programmazioni nel gennaio del 1954, ma anche per la città e i suoi abitanti. Corredata dalla interessante prefazione di Paolo Garimberti ed arricchita, per quanto riguarda la consulenza fotografica, dal contributo di Chiara Antonelli, il libro si fa apprezzare sia per il valore storico che per quello didattico, ricordando un’era televisiva che per tante ragioni è opportuno non dimenticare.
Sul filo dei ricordi si muove anche
“Memorie dal Bianco e Nero”; pubblicazione nata dal una costola dell’omonima trasmissione, e dove due campioni dello spettacolo del calibro di
Maurizo Costanzo ed
Enrico Vaime, legati oltretutto da una lunga amicizia, ripassano in rassegna i generi delle tv, dal varietà ai reality, passando per i telequiz. E’ chiaramente un’occasione per ripercorrere le tappe più importanti del cammino della società italiana, filtrata dall’esperienza e dai ricordi di due grandi protagonisti della comunicazione. Leggerlo è appassionante perché permette di rammentare molte cose di valore che rischiano di sfuggirci di mente.
Ed è altrettanto struggente la raccolta di memorie personali di
Arnaldo Ninchi, attore con cinquant’anni di storia artistica alle spalle; tutti rivisitati in
“Io, questa Compagnia, non la volevo fare!”, dove egli ricorda i suoi incontri con Eduardo De Filippo, Totò, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Salvo Randone e numerosi altri. Spesso ci domandiamo quanta fatica e passione ci siano dietro una carriera, specie dietro una carriera lunga. Il libro di Ninchi è una magnifica risposta.
A cura di Vittorio Castelnuovo