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La scomparsa di Mario Scaccia

Un ricordo del grande attore

26-01-2011 11:31

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    La scomparsa di Mario Scaccia

    Oggi è morto Mario Scaccia, grande interprete della scena teatrale italiana, artista versatile che si è misurato anche con cinema, televisione e radio.

    Diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica nel 1948, Mario Scaccia nel 1946 aveva già iniziato a calcare il palcoscenico con Woyzeck di Georg Büchner, prima di avviare una lunga carriera che l'avrebbe visto cimentarsi nelle esperienze di spettacolo più disparate.

    Artista fantasioso e versatile, nel 1961 costituì con Enriquez, la Moriconi e Mauri la "Compagnia dei Quattro". Al lavoro in teatro (dove si ricordano almeno l'interpretazione di Fra Timoteo nella Mandragola di Machiavelli, il Chicchignola di Petrolini e il Negromante dell'Ariosto) ha affiancato una discreta attività cinematografica (in cui ha debuttato nel 1954 in Tempi nostri di Blasetti e interpretato in seguito film di Lattuada, Petri, Bolognini) e televisiva (in cui ha portato il suo sicuro senso scenico e la finezza e modernità delle sue doti di interprete ottenendo notevole consenso soprattutto negli spettacoli di prosa).

    Tra i ruoli da lui affrontati nei grandi sceneggiati tv sono da ricordare Plonplon in Ottocento (1959), Capitan Sandracca ne La Pisana (1960), Manilov ne Le anime morte (1963), Bompard in Tartarino sulle Alpi (1968) e la figura del dottore ne Le avventure di Pinocchio diretto da Comencini (1971).

    È apparso anche in un episodio del 1966 de Le avventure di Laura Storm, con Lauretta Masiero (Rapina in francobolli).

    È stato molto presente anche in radio, dove ha partecipato a spettacoli leggeri (come, nel 1957, Le occasioni dell'umorismo), a numerosi radiodrammi (Il matrimonio del signor Mississipi di Friedrich Dürrenmatt, 1961; La faccia del mostro di Anton Čechov, 1962; L'impareggiabile malfidato di Max Aub, 1962; Delirio a due di Eugène Ionesco, 1963) e romanzi sceneggiati (Dio ne scampi dagli Orsenigo di Vittorio Imbriani, 1977). Degna di nota, infine, l'interpretazione di Turcaret di Alain-René Lesage, messa in onda nel 1966 per la regia di Sequi.

    A metà degli anni settanta fu protagonista di svariate Interviste impossibili, come Fedro di Giorgio Manganelli ('74), Rudolf Raspe incontrato da Saito ('75), i Lumière, Pellegrino Artusi e George Stephenson firmate da Guido Ceronetti ('74).

    Fu in più occasioni anche conduttore di programmi radiofonici d'intrattenimento: nel '79, con Franco Rispoli e Ludovica Modugno, fu ai microfoni di Vieni avanti, cretino!, mentre nel 1989-90 condusse la rubrica "Vi racconto una commedia" all'interno del programma Le ore della sera. Tra le sue più recenti interpretazioni radiofoniche, Il pazzo dei balconi di Mario Vargas Llosa, per la rassegna Il teatro di Radiodue (1996).

    GUARDA I VIDEO:

    Mario Scaccia interpreta Il canto del cigno


    Mario Scaccia a "Bontà loro" - Pomeriggio di scrittori, insieme a Giannrico Carofiglio

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