La narrazione efficace? E' quella in cui ci si dimentica della presenza dell'autore. Il talento del narratore è proprio quello di coinvolgere il lettore o l'ascoltatore nella verità della storia senza che si accorga dell'artificio linguistico del raccontare.
Marco Baliani, scrittore e attore, illustra i segreti della sua bottega di narratore poliedrico. La conversazione di Paola Gaglianone con l'inventore del teatro di narrazione inaugura un ciclo di incontri con autori contemporanei a cura della Scuola del Racconto di Civita in collaborazione con il Laboratorio di Scrittura Creativa di Rai Eri.
Marco Baliani, nato nel 1950 a Verbania, è regista, attore e scrittore. Nel 1975 fonda la compagnia Ruotalibera con cui realizza alcuni spettacoli per ragazzi. A partire dagli anni ottanta scrive e interpreta show per un pubblico adulto. Con Kohlhaas (1989) inventa il teatro di narrazione, seguendo la strada aperta da Dario Fo con il Mistero buffo (1969) e di cui è tutt'oggi uno dei massimi esponenti insieme a Marco Paolini ed Ascanio Celestini. Seguono altri monologhi: nel 1998 Corpo di stato sull'omicidio Moro, nel 2003 Lo straniero dall'omonimo romanzo di Albert Camus.
Nel 2004 si è cimentato con il suo primo romanzo, Nel regno di Acilia. Nel 2008 pubblica i racconti La metà di Sofia, nel 2009 Dentro un gatto ci sono tante storie, una sorta di autobiografia raccontata attraverso i libri di una vita e nel 2010 Ho cavalcato in groppa ad una sedia, riflessioni sulla narrazione, sul teatro e sull’esistenza.
Attualmente sta lavorando al progetto Fratelli di storia per rileggere la storia del nostro Paese a 150 anni dall’Unità d’Italia e riflettere sulla nostra identità.
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