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Puntate

Quarta puntata

Domenica 13 maggio alle 21.30

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    La perdita del lavoro non è l’unico problema di Mark: nonostante i suoi goffi tentativi durante la fuga romantica, infatti, non era riuscito a confessare i suoi segreti a Sofia, che ora è infuriata per aver scoperto dagli altri alcune verità che avrebbe avuto il diritto di conoscere direttamente dall’uomo che amava. Mark tenta di rimediare, confessandole tutto ora. Le racconta non solo delle sue origini cattoliche, ma anche di Siobhan e della bambina. Sofia lo ascolta e poi chiede del tempo per pensare. Sa che Mark non voleva ingannarla, ma la verità sull’uomo che ama l’ha colpita in maniera molto profonda. Usando tutta la comprensione di cui è capace, Sofia decide di perdonarlo. E' anche tempo per Mark di riconciliarsi con Sean. Le ragioni del padre, anche se non pienamente scusabili, sono comprensibili. La situazione di Mark migliora ancora quando JP. Morgan arriva in città per valutare i progressi fatti alla costruzione del Titanic. Non appena scoperto il motivo del licenziamento dell’ingegnere metallurgico - e cioè che è un cattolico e non un protestante - il pragmatico JP Morgan si impegna direttamente per fare riassumere Muir presso Harland & Wolff. Mark ha dimostrato più volte di conoscere il suo lavoro e i suoi titoli di studio sono più che validi: questa è l'unica cosa che conta per un americano. Tornato immediatamente al lavoro, Mark inizia a cercare una valida alternativa alla soluzione ormai inattuabile di un doppio scafo. La nuova proposta consiste nel costruire paratie più alte nella struttura interna della nave.

    La situazione sociale e politica, nel frattempo, si sta evolvendo. Le elezioni generali sono in vista, e una questione molto importante tiene gioco: viene proposta l’Home Rule per l'Irlanda, la possibilità quindi che Londra cessi di imporre le proprie decisioni sull'isola e gli Irlandesi possano decidere autonomamente rispetto al Regno Unito. L’attuazione della Home Rule è però fortemente osteggiata dalla minoranza protestante, che teme che la stragrande maggioranza cattolica avrebbe troppo potere di autogoverno. Per sostenere l’Home Rule, Emily convince suo fratello Michael a candidarsi per il Parlamento come rappresentante del nascente Partito Laburista. Anche Pirrie, sebbene ufficialmente a sostegno del candidato liberale, aiuta e sostiene la candidatura di McCann. Nel frattempo, Sofia si è stancata di mantenere segreta la sua relazione con Mark, è pronta per vivere il suo amore pubblicamente. Ma Mark preferisce non farlo. Egli sa che questo significherebbe portare nuove tensioni nel cantiere, una relazione tra l’ingegnere e la copista verrebbe vista come l’ennesimo attacco alla direzione protestante, ora apertamente nemica del suo lavoro e dei suoi esperimenti. Soprattutto, però, Mark sta cercando di proteggere Sofia dalle conseguenze del rendere pubblica la loro relazione. È infatti convinto che, non potendo licenziare lui, i capi possano vendicarsi sulla sua amata. Ma Sofia è una giovane donna indipendente, con una forte volontà e sicura di sé. È stanca di Belfast, delle divisioni e delle ingiustizie subite da chi è cattolico. L’idea di Sofia è quella di tornare a studiare, per crearsi un futuro migliore, lontano dai pregiudizi di Belfast. E spera che Mark voglia seguirla. Del tutto inaspettatamente, però, Mark ha finalmente notizie di sua figlia. Muir non aveva mai abbandonato le speranze e, infine, una debole traccia è stata trovata: il certificato di nascita della bambina.

    Il giorno delle elezioni si avvicina. La posta in gioco è molto alta. I ricchi protestanti sostengono il loro candidato, un manager in una delle fabbriche Carlton, l'unionista estremista Albert Hatton. Il fatto che Pirrie non supporti Hatton fa di lui un nemico ufficiale della maggior parte del resto della classe dirigente. Nel frattempo, Michael sta conducendo una campagna per il Partito Laburista. Il suo lavoro al cantiere navale viene reso terribilmente difficile sia per il fatto che è un cattolico, sia per il fatto che sia solo un semplice rivettatore. Ma Michael è conosciuto da tutti per essere un uomo giusto e trova sostegno tra i suoi pari. Anche sua sorella  Emily lo aiuta. Ma un giorno, impegnata nella propaganda per l’elezione del fratello, Emily viene arrestata mentre distribuisce volantini, con l’accusa pretestuosa di aver organizzato un assembramento illegale. Nello sgomento generale, Emily viene portata in tribunale e detenuta in custodia. E' subito chiaro che si tratta di una misura politica e che Emily è solo il capro espiatorio di una battaglia che nulla ha a che fare con il suo comportamento, ma che serve a fiaccare la volontà dei cattolici. La proposta di Mark di erigere paratie più alte per difendere il Titanic da possibili falle è supportata da Pirrie e Andrews, ma viene rigettata categoricamente da Ismay, il presidente della White Star Lines, la compagnia per cui il transatlantico viene costruito. Dato il teso clima politico, anche le questioni sulla sicurezza del Titanic vengono viste come un elemento di scontro tra le diverse classi, soprattutto perché sollevate da anticonformisti come Pirrie e Muir.  Le tensioni raggiungono il culmine la sera prima delle elezioni, quando la sede Laburista viene incendiata. Nelle elezioni Albert Hatton ottiene la maggioranza dei voti, mentre il candidato liberale, sostenuto da Lord Pirrie e da Sir Winston Churchill, ottiene un risultato mediocre. Il terzo candidato, Michael McCann, ottiene solo un numero molto limitato di voti. Ma pochi voti sono abbastanza per fare infuriare gli estremisti protestanti e anti-Home Rule: Michael viene aggredito, crudelmente picchiato e costretto a lasciare Belfast. Nel frattempo Conor, suo fratello, è diventato a tutti gli effetti un combattente attivista per la causa cattolica. L’impegno con i Feniani lo porta lontano dalla città, in campagna, per reclutare nuove leve e cercare alleati alla sua causa. Ma così Conor si allontana anche da Violetta, che intanto è rimasta incinta e aspetta un bambino da lui. Impressionata dalle ultime sommosse avvenute a Belfast, Sofia è più che mai decisa a partire. Chiede a Mark di seguirla a Londra, dove vuole terminare i suoi studi. Ma Mark è costretto a fare una scelta tra Sofia e la ricerca di sua figlia. Nonostante l’amore che prova per Sofia, Mark decide di rimanere a Belfast e continuare a cercare la bambina

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