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Sedie vuote

In onda domenica 30 maggio 2010 alle 13.25

“Sedie vuote” è il titolo della puntata di Racconti di vita che Giovanni Anversa dedica alle vittime delle stragi e del terrorismo prendendo spunto dall’omonimo libro realizzato da un gruppo di studenti trentini. In studio Manlio Milani e Benedetta Tobagi.

Brescia, 28 maggio 1974: strage di Piazza della Loggia. Milano, 28 maggio 1980: assassinio di Walter Tobagi. Racconti di vita nella puntata in onda il 30 maggio non vuole solo ricordare queste due date e quelle vite spezzate, vuole dimostrare come la memoria nell’incontro tra testimoni e giovani generazioni diventi la base su cui costruire la storia condivisa di questo paese e della sua democrazia, troppo spesso minacciata.

Giovanni Anversa parte da un libro scritto da un gruppo di studenti trentini che si intitola “Sedie vuote” ed è il frutto degli incontri con i familiari delle vittime delle stragi e del terrorismo. Tra questi Anversa sceglie Manlio Milani e Benedetta Tobagi, uniti dalla ricorrenza di una data che ha cambiato la loro vita. Manlio Milani con la moglie Livia Bottardi e altri amici era in Piazza della Loggia quel 28 maggio 1974 per manifestare insieme a lavoratori e antifascisti contro le minacce alla democrazia.

Benedetta era una bambina quando il 28 maggio 1980 un gruppo di fuoco – la Brigata XXVIII Marzo - freddò il padre Walter  Tobagi, giornalista e presidente dell’Associazione Lombarda Giornalisti. Insieme a loro sarà l’occasione non solo per “fare memoria” di quegli episodi ma per riflettere sul futuro di un paese che non ha ancora affrontato seriamente alcune stagioni della propria storia recente. Tra l’altro proprio nel 2008 è stato riaperto il processo sulla strage di Piazza della Loggia per il quale si attende finalmente una verità che faccia luce su uno degli episodi più inquietanti della strategia della tensione.

Oggi non abbiamo bisogno solo della verità giudiziaria, ma soprattutto della verità storica: dobbiamo riuscire a capire che cosa ha prodotto quei fatti, che cosa ha spinto quelle persone a compiere quel gesto. Soltanto attraverso la consapevolezza e il dibattito pubblico di ciò che ha prodotto quelle stragi e quel terrorismo il nostro paese potrà davvero ricomporsi socialmente, guardare con più prospettiva, recuperare la credibilità delle istituzioni
(Manlio Milani)

La vittima più illustre fatta dal terrorismo di sinistra è l’Italia che ci è stata tolta, tutto ciò che le persone uccise avrebbero potuto fare e non è stato fatto. E’ molto importante recuperare le vite delle persone che sono state stroncate, dalle stragi e dal terrorismo degli anni Settanta, esse sono un patrimonio di cui possiamo riappropriarci, per tornare a farlo vivere e per creare degli anticorpi che facciano funzionare meglio la democrazia, rendendola veramente compiuta in Italia
(Benedetta Tobagi)

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