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“Aut non out” è il titolo della puntata che Giovanni Anversa dedica all’autismo.  Soggetti autistici e famiglie inclusi nella società e non fuori, dunque “out”, è quello che chiede una giovane coppia di giovani di Avellino che deve fare i conti con la malattia del loro bambino e con la mancanza d’ascolto delle istituzioni.

Parafrasando il libro fotografico di Giorgio De Finis, “Aut non out”, Racconti di vita affronta il tema autismo attraverso la testimonianza di Daniela Vassallo e del marito Tommaso Saccardo che hanno dovuto accettare e gestire la patologia del piccolo Giuseppe Maria con le loro sole forze compreso lo studiare la malattia con le novità scientifiche sulla cura e il trattamento. Con questa determinazione hanno deciso di reclamare il diritto all’assistenza domiciliare e l’importanza di una terapia adatta alle potenzialità del figlio che oggi sta facendo passi avanti come racconterà in studio la terapista che lo sta seguendo. A soffrire di autismo in Italia sono circa 400 mila minori e comprendendo anche i familiari si arriva ad un milione di persone coinvolte. Non esistono cure specifiche ma rompere l’isolamento e creare strutture sono le strade migliori per includere come dimostreranno anche i filmati realizzati a Zoagli, in provincia di Genova, e a Roma. Nella cittadina ligure una madre è stata il motore per dare vita ad una esperienza di casa famiglia denominata “L’appartamento” con un gruppo di ragazzi autistici che vivono insieme con famiglie e operatori. Mentre nella capitale la Fondazione Handicap Dopo di Noi, voluta dal Comune, mostrerà la struttura dove nascerà un centro per la cura e il trattamento dell’autismo in età pediatrica.